Yucatán alla scoperta di Maya, Cenotes e tesori nascosti
Lo Yucatán tra cenotes mistici, città coloniali, siti Maya come Chichén Itzá e Uxmal, e feste locali a Tixkokob. Un viaggio ricco di storia, cultura e avventura tra Merida e Valladolid, per emozioni autentiche.
Il mio viaggio nello Yucatán è stato un’esperienza indimenticabile, un’immersione tra città coloniali, cenotes magici e siti archeologici che raccontano la storia millenaria della civiltà Maya.
Con una macchina a noleggio, ho avuto la libertà di esplorare questa affascinante penisola in autonomia, evitando le mete troppo turistiche come Cancún e puntando su luoghi autentici e ricchi di tradizioni.

Indice
Gli Spostamenti nello Yucatán
Il modo migliore per visitare lo Yucatán è sicuramente l’auto a noleggio. Questa soluzione consente di coprire comodamente le grandi distanze dell’immensa pianura yucateca, dove le città distano in media circa un’ora e mezza l’una dall’altra.
Organizzando un viaggio a tappe, potrete godervi ogni destinazione al vostro ritmo, con la libertà di fare deviazioni per visitare cenotes nascosti o piccoli villaggi lungo il percorso.
Un’alternativa potrebbe essere il treno, che collega alcune delle principali città come Cancún, Mérida, Izamal e Playa del Carmen. Tuttavia, è bene armarsi di pazienza per i frequenti ritardi e limitarsi a questa opzione se il tempo non è una priorità.
Per chi viaggia in gruppo, è possibile assumere un autista con macchina o minivan, una scelta comoda ma più costosa. In alternativa, potete affidarvi a contatti locali per trovare autisti privati a prezzi più accessibili.
Se hai bisogno di un consiglio, non esitare a scrivermi per ottenere ulteriori informazioni utili.
Merida Capitale dello Yucatán
Merida, una splendida città coloniale, vivace e accogliente, è stata la parte centrale del mio viaggio alla scoperta di questa bellissima penisola messicana. Conosciuta come la “Città Bianca” per i suoi edifici in pietra calcarea, Merida è un centro culturale ricco di tradizioni e arte. Qui ho trascorso diversi giorni esplorando:
- La Cattedrale di San Ildefonso, una delle più antiche delle Americhe.
- Il Palazzo del Governo, con murales che raccontano la storia della regione.
- Il Paseo de Montejo, una via elegante fiancheggiata da palazzi storici in stile europeo, tra cui la famosa Casa de Montejo.
Merida è una città splendida, sicura, colorata e culturalmente ricca, come i suoi abitanti. Ha due anime ben definite: una “super local”, dove perdersi tra negozietti tradizionali e baretti mobili frequentati dai messicani del posto, e una più “moderna”, che offre ristoranti eleganti e attrazioni culturali di alto livello.
Dove mangiare
Per assaporare i piatti tipici yucatechi, consiglio i mini chioschi in strada come la Taqueria La Lupita, dove si può gustare un ottimo poc chuc. I ristoranti in città offrono una buona varietà di opzioni, con prezzi contenuti e qualità mediamente alta. Non perdete una visita alla cioccolateria locale Ki’Xocolatl, rinomata per il suo cioccolato artigianale, una delizia che unisce tradizione e sapore.
Cultura
Merida è una città culturalmente ricca, con numerose librerie, musei storici e di arte contemporanea. Vale la pena esplorare le gallerie d’arte locali e assistere a uno spettacolo al Teatro Peón Contreras, che vanta una programmazione interessante e variegata.
Pernottamenti
La città offre una vasta gamma di alloggi, tra cui hotel e appartamenti situati in antiche case coloniali. Soggiornare in una di queste strutture è un’esperienza che permette di immergersi completamente nell’atmosfera unica dello Yucatán.
Esperienze locali: i Cenotes nascosti
Con Charlie, fondatore della scuola di apneaDharma, ho esplorato cenotes nascosti nella giungla. Ogni cenote ha una storia e una sua particolarità: alcuni sono coperti da cupole di roccia, altri completamente aperti, con acque di un blu intenso.
Si possono fare sia sessioni di training che tuffi liberi (ci si deve accordare prima) e l’esperienza vale davvero tutto il viaggio.
Dopo due ore di tuffiche avrei voluto non finisse mai, abbiamo pranzato in una casa tipica locale, gustando piatti come il cochinita pibil e le tortillas fatte a mano. Questa esperienza è stata un connubio perfetto tra avventura e cultura e consiglio vivamente (anche per chi usa bombole) di provarla.
Le uscite in apnea nei cenotes sono da concordare in privato con istruttori e scuole locali. Ne ho scritto in questo articolo. Contattami per maggiori informazioni.
Valladolid, il cuore coloniale dello Yucatán
La mia avventura è iniziata a Valladolid, una graziosa cittadina coloniale situata nel cuore dello Yucatán. Con il suo parco centrale, la maestosa cattedrale di San Servacio e le stradine acciottolate, Valladolid offre un’atmosfera autentica e rilassante. Il pueblo conserva il fascino di un tempo e è perfetta per passeggiare al tramonto, quando le luci soffuse rendono tutto più suggestivo. Ho trascorso qui tre notti, approfittando del tempo per esplorare i dintorni e godermi la vita locale.
In città, non perdetevi il Cenote Zaci, un luogo incantevole dove rinfrescarsi con un bagno rigenerante. Questo cenote è facilmente accessibile ed è circondato da vegetazione rigogliosa. Valladolid è famosa anche per i suoi mercati, come il Mercato Municipale, dove si possono acquistare prodotti freschi e artigianato locale. I banchetti offrono un’ampia varietà di piatti tipici, come il pollo pibil e i tamales.
Tra i ristoranti, consiglio di provare quelli che offrono autentiche ricette locali e una cucina che mescola influenze Maya e spagnole.

Chichén Itzá: una delle 7 meraviglie del Mondo
Da Valladolid ho raggiunto in breve tempo Chichén Itzá, uno dei siti archeologici più famosi al mondo e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo antico centro cerimoniale dei Maya, costruito tra il VI e il IX secolo, fu un importante fulcro politico, economico e religioso. La città era dedicata a Kukulkán, il serpente piumato, una delle divinità più venerate dai Maya. Kukulkán, conosciuto anche come Quetzalcoatl nella cultura tolteca e azteca, rappresentava il legame tra il cielo e la terra, simboleggiando la conoscenza, la fertilità e la rinascita spirituale.
Tra gli edifici più iconici troviamo:
- El Castillo (Tempio di Kukulkán): la piramide a gradoni con il famoso effetto del serpente piumato durante gli equinozi, un fenomeno ottico che testimonia le avanzate conoscenze astronomiche dei Maya. Alta 30 metri, questa struttura domina il sito e fungeva da calendario solare.
- Il Tempio delle Mille Colonne: un enorme portico circondato da colonne che un tempo sostenevano un tetto. Si ritiene che fosse una sorta di mercato o area per assemblee pubbliche. La sua costruzione dimostra l’influenza tolteca nel design architettonico.
- L’Osservatorio Astronomico (El Caracol): una struttura rotonda utilizzata dai Maya per studiare il cielo. Le sue finestre erano orientate verso eventi astronomici specifici, come i solstizi e le eclissi.
- La Casa de las Monjas (Casa delle Monache): un grande complesso residenziale con dettagli architettonici raffinati. Nonostante il nome dato dagli spagnoli, non era un convento, ma probabilmente un palazzo amministrativo o residenziale per l’élite.
- Il campo del gioco della pelota: il più grande della Mesoamerica, dove si svolgevano giochi rituali con profonde implicazioni religiose e sociali. Le pareti del campo sono decorate con rilievi che raffigurano scene di gioco e sacrifici.
- Il Cenote Sacro: utilizzato per cerimonie e sacrifici, un luogo che evoca mistero e spiritualità. Questo cenote era considerato una porta verso il mondo degli dei e si crede che vi siano stati offerti sacrifici umani e oggetti preziosi.
Per visitare Chichén Itzá, consiglio di dedicare circa 3 ore. Passeggiare tra queste rovine è come fare un viaggio nel tempo, immergendosi nella cultura e nella visione cosmologica dei Maya.
Ps. arrivate la mattina presto perchè il sito si riempie di molti turisti e se potete evitate i weekend (giornate in cui i residenti hanno accesso gratuito).
Tulum: cenotes e avventura

Uxmal e il fascino dell'architettura Puuc
Tra i siti archeologici più suggestivi dello Yucatán spicca Uxmal, una città Maya che rappresenta il meglio dell’architettura in stile Puuc. Questo stile si distingue per la ricchezza decorativa e le intricate facciate delle strutture. Uxmal, costruita tra il VI e il X secolo, era un importante centro cerimoniale e culturale.
Visitare Uxmal è stato per me un’esperienza unica: i primi di novembre, il sito era praticamente deserto, se non per qualche piccolo gruppo con guida locale. A differenza di Chichén Itzá, molto più frequentata, Uxmal permette di godersi la visita in tranquillità, immergendosi nel fascino di un luogo che sembra quasi sospeso nel tempo.
Tra gli edifici più iconici troviamo:
- La Piramide dell’Indovino: alta circa 35 metri, questa piramide ovale unica nel suo genere è avvolta da leggende. Si dice che sia stata costruita in una sola notte da un mago.
- Il Quadrangolo delle Monache: un complesso con quattro edifici decorati con motivi geometrici e maschere di Chaac, il dio della pioggia.
- Il Palazzo del Governatore: una delle strutture più grandi e raffinate di Uxmal, considerata un capolavoro dell’architettura Maya.
- Il Pequeno Juego de Pelota: una versione più piccola del campo da gioco di Chichén Itzá, dove si sfidavano quattro giocatori con una palla di gomma piena da circa 3 kg. Si può ancora vedere uno dei “canestri” utilizzati per segnare punti.
Il sito richiede circa 2 ore per essere esplorato a fondo. Passeggiare tra le rovine di Uxmal è un’esperienza magica, che permette di immergersi nella grandezza e nell’ingegno dei Maya, lontano dalla folla di siti più famosi.
Playa del Carmen è anche Cenote Maravilla
L’ultima tappa è stata Playa del Carmen, per me base per un ultimo saluto ai Cenotes (oltre che finalmente un po’ di mar dei Caraibi).
Ho scelto questa meta perchè base di Pedro Tapia (neo detentore del titolo nazionale CNF) e della sua scuola Apena Mexico, nonché vicino al Cenote Maravilla. Dopo la giornata di tuffi tra libere e cavo, con i sommozzatori sul fondo in esplorazione delle caverne, abbiamo concluso con un pranzo tipico a Puerto Morelos.
Playa in se invece è una cittadina molto turistica (purtroppo) che affaccia sulla Costa Maya. Spiagge con acque caraibiche spettacolari e base comoda per esplorare la zona. È anche un buon punto di partenza per visitare Cozumel, un’isola famosa per i suoi straordinari fondali marini, perfetti per snorkeling e immersioni.
Le uscite in apnea nei cenotes sono da concordare in privato con istruttori e scuole locali. Ne ho scritto in questo articolo. Contattami per maggiori informazioni.
Tixkokob e Izamal: i tesori nascosti dello Yucatán
Tixkokob
Famosa per la produzione di amache. Questo pueblo autentico è un luogo dove la cultura locale è viva e tangibile. Qui non troverete turisti, ma potrete immergervi nella vita quotidiana degli abitanti.
Durante l’anno si tengono feste tradizionali, sia nel centro del paese che nei dintorni, dove si può partecipare liberamente. Questi eventi sono un’occasione unica per vivere la gioia e l’ospitalità della comunità, con musica, danze e piatti tradizionali preparati con passione. È anche piacevole esplorare Tixkokob di giorno con un tuktuk locale, tra negozi di amache, caffè o un pranzo tipico in una locanda a pochi isolati dal centro.
Izamal: la Città Gialla
Questa piccola gemma coloniale è un luogo magico, con la Basilica di San Antonio de Padova, costruita sopra un’antica piramide Maya. Questo simbolo di fusione culturale tra il mondo indigeno e quello spagnolo fu completato nel XVII secolo. La particolarità di Izamal è il colore giallo che ricopre ogni edificio, un omaggio ai colori del Vaticano e un simbolo di unità e fede.
Non perdetevi la piramide di Kinich Kakmó, da cui si gode una vista mozzafiato sull’immensa pianura dello Yucatán.
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